Lavoro e Professione

Dottori alle prese con la cybermedicine: le linee guida della FnomCeo

di Barbara Gobbi

Non si tratta più solo del pc. Non è solo l'alta diagnostica per immagini e non è certo soltanto l'invio della ricetta elettronica. È Cybermedicine. Che significa operare, gestire i dati, interfacciarsi con il paziente e con i colleghi in una «compenetrazione tra assistenza sanitaria, tecnologie informatiche e decisioni nell'ambito della cura». Un concetto - spiegano i medici della Fnom che ieri e oggi, a Padova, hanno dedicato a questo tema un convegno - che esprime la messa in rete di una vasta comunità di interessi in Sanità e medicina tra diversi soggetti sempre più interdipendenti e con la necessità di scambio comunicativo».

Tutti soggetti deputati a perseguire e migliorare la qualità della salute. Ma la Cybermedicine non è neutra e i medici se ne sono accorti già da un po'.

«Ci domandiamo - spiegano ora - se la Cybermedicine sia solo uno strumento operativo della medicina o se i suoi contenuti modifichino di fatto la medicina fin qui intesa, rivoluzionandola profondamente con tutte le conseguenze epistemologiche ed ermeneutiche proprie di una nuova disciplina in grado di colmare la crescita di aspettative da parte del paziente». Domanda retorica. Tanto che i dottori hanno in calendario l'aggiornamento del Codice deontologico e hanno sentito l'esigenza di mettere nero su bianco un vademecum di condotta, che valorizzi la cibermedicina ma al contempo tuteli atto medico, etica e privacy del paziente.